TOTUS TUUS

TESTIMONIANZA del medico personale di Giovanni Paolo II, Renato Buzzonetti (dall'Osservatore Romano)

Come il Papa sopportava i dolori e gli impedimenti che limitavano i suoi movimenti e la sua libertà?

Il dolore fisico, negli ultimi periodi, era intenso, ma per lui c'era soprattutto la sofferenza morale e spirituale di un uomo in croce che accettava tutto con coraggio e pazienza: non ha mai chiesto sedativi, nemmeno nella fase finale. Era soprattutto il dolore di un uomo bloccato, inchiodato a un letto o a una poltrona, che aveva perso l'autonomia fisica. Non poteva più fare niente da solo e arrivarono per lui i lunghi penosi giorni di totale debolezza fisica: non poteva camminare, non poteva parlare se non con voce fioca e stentata, il suo respiro era divenuto faticoso e interciso, si nutriva con difficoltà crescente. Quanto erano lontani i giorni dei memorabili raduni internazionali della gioventù, i grandi discorsi alle assemblee mondiali, le scalate delle montagne, le vacanze sulle piste da sci, le faticose visite pastorali alle parrocchie di Cracovia e di Roma. Quando venne l'ora della croce, seppe abbracciarla senza tentennamenti.

Si ricorda qualche momento particolarmente drammatico?

Il Papa non si arrendeva al dolore. Voglio sottolineare un momento particolare, di stupore e di angoscia: subito dopo la tracheotomia degli ultimi giorni, risvegliatosi dall'anestesia, pur avendo dato il suo consenso previo, si rese conto di non potere parlare. All'improvviso si trovò a fronteggiare una nuova pesantissima realtà. Su una lavagnetta scrisse con grafia incerta, in polacco: "Cosa mi avete fatto. Totus tuus". Era la presa di coscienza di una nuova condizione esistenziale in cui constatava di essere brutalmente precipitato, subito sublimata dall'atto di affidamento a Maria.

La preghiera alla Madonna di Lourdes

Ave Maria, Donna povera ed umile, benedetta dall'Altissimo!

Vergine della speranza, profezia dei tempi nuovi, noi ci associamo al tuo cantico di lode per celebrare le misericordie del Signore, per annunciare la venuta del Regno e la piena liberazione dell'uomo.

Ave Maria, umile serva del Signore, gloriosa Madre di Cristo!

Vergine fedele, dimora santa del Verbo, insegnaci a perseverare nell'ascolto della Parola, ad essere docili alla voce dello Spirito, attenti ai suoi appelli nell'intimità della coscienza e alle sue manifestazioni negli avvenimenti della storia.

Ave Maria, Donna del dolore, Madre dei viventi!

Vergine sposa presso la Croce, Eva novella, sii nostra guida sulle strade del mondo, insegnaci a vivere e a diffondere l'amore di Cristo, a sostare con Te presso le innumerevoli croci sulle quali tuo Figlio è ancora crocifisso.

Ave Maria, Donna della fede, prima dei discepoli!

Vergine Madre della Chiesa, aiutaci a rendere sempre ragione della speranza che è in noi, confidando nella bontà dell'uomo e nell'amore del Padre.

Insegnaci a costruire il mondo dal di dentro: nella profondità del silenzio e dell'orazione, nella gioia dell'amore fraterno, nella fecondità insostituibile della Croce.

Santa Maria, Madre dei credenti, Nostra Signora di Lourdes, prega per noi. Amen.

Giovanni Paolo II (Sagrato della basilica del Rosario - Sabato 14 agosto 2004)


Padre Nostro - 3 Ave Maria - Gloria al Padre

O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te!